Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

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Framework giuridico della Blockchain: uno sguardo all´ordinamento francese (di Luca Tubaro, Phd Università di Tor Vergata.)


La tecnologia blockchain ha introdotto significativi cambiamenti e spunti di innovazione nella sfera socio economica, favorendo, altresì, l’avvento di nuove forme di business ad essa connesse. Detta tecnologia ha avuto origine come movimento incentrato sull’idea della disintermediazione e dell’assenza di un ente regolatore, circostanza che ha condotto a diversi usi fraudolenti. Per questo motivo, in alcuni paesi europei sono stati promossi studi e approfondimenti volti a elaborare norme specifiche per rendere più stabile e sicuro l’utilizzo della blockchain.

L’articolo esamina l’utilizzo di diverse tipologie di token, con specifico riguardo alla possibilità di finanziare le PMI mediante ICO, l’interessante contributo normativo francese, la legge PACTE, per regolare queste attività di crowdfunding e l’annotazio­ne del trasferimento dei titoli delle società non quotate mediante tecnologia block­chain.

Legal framework of the Blockchain: a close look at the French legal system

Blockchain technology has brought interesting changes in the socio-economic sphere and new possibilities for the business world. This technology was born as a system without a regulator but, sometimes, an incorrect use of this technological paradigm has been observed. For this reason, some countries have thought of regulating several aspects of the blockchain in order to make it more stable and verified.

This article explores the use of few types of new tokens, in the field of financing small and medium enterprises with regard to ICOs, the effort made by France in regulating the use of blockchain platforms and the transfer of shares. The PACTE law can be considered a milestone in this field.

Keywords: blockchain – loi pacte – utility token – ico – share transfer.

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1. Introduzione L’avvento e poi la diffusione di Internet hanno permesso di perfezionare contratti mediante l’interconnessione tecnologica, di acquistare beni o servizi da qualunque zona del mondo e di pagarne il corrispettivo mediante operazioni di pagamento digitali, gestite da intermediari finanziari di varia natura. In questo senso, la rete digitale si è sostituita agli spostamenti reali del denaro, mantenendo inalterate molte delle istituzioni fondamentali dell’era pre-digita­le; questo fino al 2009, anno in cui è comparsa sulla scena mondiale la Block­chain anche se, invero, la prima formulazione di “time-stamp [1]”, che in seguito si analizzerà [2], risale già al 1991. Come è noto, questa nuova tecnologia è stata sviluppata, principalmente a livello teorico, da Satoshi Nakamoto [3], entità non ben definita in quanto presumibilmente non riconducibile ad una persona fisica bensì ad un team di ricercatori. La Blockchain pone le sue basi nel mondo della crittografia [4] e in una nuova visione della politica monetaria [5] in cui la validità delle operazioni si fonda sul consenso distribuito e sull’accettazione a maggioranza, eliminando così la necessità di un ente certificatore o regolatore. È opportuno ricordare che la Blockchain, nella sua fase inziale, e prima che si sviluppassero altre forme di catene con meccanismi simili, come Ethereum [6], aveva lo scopo di trasferire la moneta virtuale BitCoin [7]. 2. Funzionamento della Blockchain Dal punto di vista tecnico, senza voler varcare la soglia dell’analisi crittografica, peraltro, a mio giudizio, fondamentale per comprenderne il vero funzionamento e al contempo il maggior contributo in termini scientifici, la blockchain è strutturata come una catena di blocchi contenenti transazioni, rappresentate, per l’appunto, da stringhe di codice criptato [8] e la cui validazione è affidata al meccanismo del consenso [9], distribuito su tutti i nodi della rete. Le reti possono sostanzialmente essere di due tipi: pubbliche, e in questo caso si parlerà di blockchain permissionless [10], o private, nelle quali il consenso sarà verificato esclusivamente tra i nodi autorizzati a partecipare alla rete. Dal punto di vista del suo funzionamento, la Blockchain appare come una lunga catena di blocchi, contenti per l’appunto, stringhe di codice. Ogni blocco ha una capienza stabilita, superata la quale si procederà ad inserire le transazioni nel blocco successivo. In queste circostanze, non essendo presente un ente regolatore, la catena che, in modo astratto, si rappresenta come lineare potrebbe avere delle diramazioni, le quali a loro volta potrebbero, in linea teorica, generare nuove catene e, sempre in linea puramente teorica, dare vita al fenomeno del double spending [11]. [continua..]

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