Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

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Segnalazioni di Diritto tributario (di Giovanni Consolo e Carlotta Sgattoni)


INDICAZIONI APPLICATIVE E INTERPRETATIVE Agenzia delle entrate Cessione della partecipazione in consorzio non operativo esclusa dalla participation exemption – Con la Risposta ad interpello n. 502 del 28 novembre 2019, l’Agenzia delle entrate ha escluso l’applicabilità del regime della participation exemption, di cui all’art. 87 t.u.i.r., alle plusvalenze realizzate a seguito della cessione della partecipazione detenuta in un consorzio “non operativo”. Si rammenta che ai fini del predetto regime, l’effettivo svolgimento di un’attività commerciale – che rappresenta una delle condizioni necessarie per la sua applicazione – deve essere valutato sulla base di un criterio sostanziale; a riguardo, la prassi dell’Agenzia delle entrate (cfr. Circ. n. 7/E/2013) ha chiarito che si è in presenza di “un’impresa commerciale” ai fini pex “nell’ipotesi in cui la società partecipata risulti dotata di una struttura operativa idonea alla produzione e/p alla commercializzazione di beni o servizi potenzialmente produttivi di ricavi, ovvero nel caso in cui l’impresa disponga della capacità, anche solo potenziale, di soddisfare a domanda del mercato nei tempi tecnici ragionevolmente previsti in relazione alle specificità dei settori economici di appartenenza”. Nel caso affrontato con la citata Risposta, la conclusione negativa rassegnata dall’Agenzia delle entrate è stata determinata dal fatto che il consorzio non aveva una struttura organizzativa, sia in termini di personale che in termini di immobilizzazioni materiali, e che le consorziate si limitavano al mero sfruttamento passivo della concessione intestata al consorzio. Chiusura delle partite IVA inattive – Con il provvedimento del Direttore dell’A­genzia delle entrate del 3 dicembre 2019, cui si rinvia, è stata data attuazione al­l’art. 35, comma 15-quienquies, del d.P.R. n. 633/1972, per effetto del quale l’A­genzia delle entrate procede d’ufficio alla chiusura delle partite IVA dei soggetti che sulla base dei dati e degli elementi in suo possesso risultano non aver esercitato, nelle tre annualità precedenti, attività di impresa ovvero attività artistiche o professionali.   GIURISPRUDENZA Illegittimità costituzionale rispetto agli articoli 3 e 97 Cost. dell’art. 7, comma 1, L. 3/2012, limitatamente all’impossibilità di falcidiare l’IVA in sede di composizione della crisi – La Corte Costituzionale con la sentenza del 29 novembre 2019, n. 245, ha dichiarato incostituzionale l’art. 7, comma 1, terzo periodo, della L. n. 3/2012, limitatamente alle parole “all’imposta sul valore aggiunto”. Infatti, tale articolo prevedeva la possibilità in sede di composizione della crisi [continua..]

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