Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

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Indagine empirica sull'esperienza delle start-up innovative in Piemonte (di Giulia Garesio, Dottoressa di ricerca presso l’Università degli Studi di Torino)


L'articolo offre un quadro delle start-up innovative in Piemonte, analizzandone, da un lato, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, e, dall'altro lato, le previsioni statutarie in materia di governance e modalità di finanziamento.

Empirical survey on innovative start-ups experience in Piedmont

The article offers an overview of innovative start-ups in Piedmont, analyzing both their economic and financial situation, and their statutory provisions on governance and financing.

1. Premessa: lo stato dell’arte a livello nazionale e regionale In via preliminare, ai fini della presente ricerca, si ritiene opportuno fornire una “fotografia” generale sulla diffusione delle start-up innovative in Italia [1], esaminando i dati reperibili sul sito internet istituzionale ad esse dedicato [2]. Alla data del 4 aprile 2022 – che ben approssima lo stato dell’arte sussistente al termine del primo trimestre 2022 – si rileva che, complessivamente, le start-up censite nel nostro Paese sono pari a 14.411, distribuite in maniera disomogenea sul territorio nazionale, come si evince dal grafico sottostante: Come emerge dalla sintesi grafica, poco più di una start-up innovativa ogni quattro ha sede in Lombardia (3.911 società, pari al 27,1%), mentre, allargando un poco l’orizzonte, si osserva che in appena cinque Regioni si concentra oltre il 63% delle start-up: alla Lombardia seguono, in ordine decrescente, ma pur sempre superiore alle mille unità ciascuna, Lazio (1.737 società, pari al 12,1%), Campania (1.319 società, pari al 9,2%), Emilia Romagna (1.090 società, pari al 7,6%) e Veneto (1.084 società, pari al 7,5%). Il Piemonte occupa la sesta posizione ‒ trovando sede in questa Regione 771 start-up innovative, pari al 5,4% del totale ‒ al quale seguono altre tre Regioni, vale a dire Sicilia, Toscana e Puglia, la cui incidenza oscilla attorno al 4,6%, superando tutte il numero di 650 start-up insediate; infine, le restanti undici Regioni si attestano, individualmente, su percentuali inferiori al 3% e pesano, complessivamente, per poco più del 17%. Al riguardo, nondimeno, occorre segnalare che la classifica muta parzialmente ove si prenda in considerazione la distribuzione per Provincia: se Milano, Roma e Napoli, occupano il “podio” [3], rispecchiando così la posizione assunta a livello regionale, il quarto posto è detenuto saldamente da Torino, ove risiedono 512 start-up innovative, pari al 3,6% del totale, con un distacco non marginale dalla quinta classificata (Bologna, con 346 start-up, pari al 2,4%): Come emerge dalla tabella dianzi proposta, se il capoluogo di Regione si colloca tra le prime cinque Province a livello nazionale, tra le altre Province piemontesi soltanto Cuneo si situa nella prima metà della classifica, mentre ben due sono le Province che, all’opposto, occupano le ultime posizioni vale a dire Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, ove le start-up non raggiungono la decina. In questo scenario, si ritiene di interesse osservare che, stando ai dati forniti nel “report con dati strutturali” aggiornato al quarto trimestre 2021 [4], in Piemonte le imprese start-up innovative rappresentano il 4,05% delle nuove società di capitali costituite nella Regione [5], a fronte sì di un dato medio nazionale pari al 3,75% [6], ma [continua..]

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