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Questioni residue in materia di redazione del bilancio ai tempi del Coronavirus
Maria Di Sarli, Ricercatore di Diritto commerciale nell’Università di Torino.
L’articolo analizza alcune problematiche poste dalle regole transitorie in materia di redazione del bilancio ai tempi del Coronavirus introdotte dall’art. 7, del c.d. Decreto Liquidità.
The article analyzes some issues relating to the preparation of the financial statement at the time of the Coronavirus.
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1. Note introduttive
La recente emergenza sanitaria, avendo comportato, tra le altre misure, il blocco di tutte le attività produttive non essenziali e il divieto di assembramenti, ha inciso fortemente sul normale svolgimento dell’attività d’impresa e di quella sociale di molte società, ponendo notevoli criticità anche per quel che riguarda il processo di formazione del bilancio anche in considerazione del fatto che la pandemia ha iniziato a dilagare proprio a ridosso del termine per la loro approvazione. Tale circostanza ha dato origine essenzialmente a due diversi ordini di problemi, entrambi di notevole urgenza: uno procedurale, l’altro sostanziale.
Sul piano procedurale, è sorta la necessità di individuare modalità di svolgimento delle riunioni degli organi sociali compatibili con il divieto di assembramenti. Sotto il profilo sostanziale, invece, sono sorti dubbi circa la corretta modalità di rappresentazione in bilancio degli impatti dell’epidemia sull’andamento della società e le sue prospettive di continuità.
Il legislatore, per regolare gli aspetti procedurali è intervenuto con l’art. 106, d.l. 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla l. 24 aprile 2020, n. 27 (c.d. Decreto Cura Italia) mentre per quelli [continua..]