Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

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Il valore della interpretazione uniforme nella Giustizia amministrativa nella dialettica tra le Corti nazionali e sovranazionali (di Vincenzo Salamone, Presidente del Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte.)


L’articolo affronta le problematiche della nomofilachia come valore del precedente. Il valore del precedente si colloca nel contesto delle disposizioni contenute all’art. 111 della Costituzione, nei limiti della funzione giurisdizionale. Viene descritto il percorso evolutivo della funzione nomofilattica nella giurisdizione amministrativa, delineando il quadro ordinamentale. Vengono inoltre messe in luce le differenze tra la funzione nomofilattica del Consiglio di Stato rispetto a quella della Corte di Cassazione. Inoltre si affronta il rapporto tra il precedente dell’Adunanza plenaria e le sezioni semplici, esaminando l’esercizio della funzione nomofilattica nell’esercizio del­l’attività consultiva del Consiglio di Stato, anche nella funzione decisoria del ricorso straordinario. Di particolare rilievo è la problematica della decorrenza degli effetti dei principi affermati a tutela dell’affidamento e della tutela della sicurezza giuridica. Appare ormai evidente l’influenza dei “precedenti” delle corti sovranazionali ed il peculiare valore di precedente che assumono le pronunce delle Corti sovranazionali anche come fonte del diritto. Si affronta, infine, il valore delle pronunce della Corte EDU nel diritto amministrativo come fonte integrativa dei principi costituzionali.

The value of uniform statutory interpretation in administrative case-law between National and Supranational Courts

The article addresses the issues relating to uniform statutory interpretation of national legislation as a value of precedent. The value of precedent is recognized by Article 111 of the Constitution. The paper involves the description of the evolutionary path of the nomophylactic function in the administrative jurisdiction, outlining the legal framework related thereto and highlighting the differences between the Council of State and the Court of Cassation. Furthermore, the relationship between the precedent of the Plenary Assembly and the individual sections is addressed. Of particular importance is the issue relating to the effective date in which the principles affirmed in the exercise of the statutory interpretation take place, in order to ensure reliance and legal security. The influence of precedents of supranational courts, as well as the peculiar value they acquire, also as a source of law, appear now evident. Lastly, the paper addresses the value of the ECHR case-law in administrative law, as an integrative source of constitutional principles.

Keywords: statutory Interpretation – administrative Case-law – supranational Courts.

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1. La nomofilachia ed il valore del precedente Il Capo dello Stato, ricevendo al Quirinale i giovani magistrati ordinari in tirocinio nominati ha affermato: “La prevedibilità delle decisioni costituisce un’aspettativa più che legittima nelle società contemporanee, fondate sullo Stato di diritto. Al contempo la coerenza giurisprudenziale nell’interpretazione delle norme rinforza la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario, giacché dà attuazione al principio di uguaglianza dettato dall’articolo 3 della Costituzione, assicurando la parità di trattamento tra casi simili”. “L’evoluzione giurisprudenziale è un’esigenza ineludibile per la crescita della civiltà giuridica – un valore per l’ordinamento – ma essa deve essere il frutto di un percorso che richiede serietà nell’approfondimento e ponderazione nelle scelte: vi sono estranee estemporaneità e avventatezza” [1]. Con il termine nomofilachia si indica l’attività di esatta e uniforme interpretazione della legge volta a garantire l’unità del diritto oggettivo e dell’inte­resse legittimo, il cui esercizio è affidato, essenzialmente, agli organi giurisdizionali di vertice degli ordinamenti giudiziari di appartenenza. Invero, detto termine, nel suo significato più rigoroso, è da intendersi quale attività di difesa del diritto e di mantenimento dell’esistente giuridico (con un obiettivo più conservativo che propulsivo) [2]. Va ricordato che il concetto ha conosciuto nel tempo un’estensione della sua portata semantica, così da includere non soltanto una funzione conservativa, ma anche propositiva (tradizionalmente riferita alla nomotesia), corrispondente all’attività di reductio ad unitatem dei diversi orientamenti giurisprudenziali in un’ottica dinamica che tiene conto anche dei mutamenti della società civile [3]. I due profili, come è evidente, sono strettamente collegati tra loro, in una reciproca interazione [4]. In questo senso, infatti, l’emersione e lo sviluppo del profilo propositivo si lega ad un’impostazione non formalistica dell’attività ermeneutica, un’impo­stazione per cui non si riconduce all’enunciato normativo un unico significato corretto [5]. 2. Il percorso evolutivo della funzione nomofilattica nella giurisdizione amministrativa La funzione nomofilattica che tradizionalmente è riconosciuta, nell’ambito della giurisdizione amministrativa, all’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, ha visto, in tempi recenti, una ridefinizione del suo ruolo, soprattutto in ragione delle modifiche apportate dal codice del processo amministrativo [6]. Il contesto si è ulteriormente articolato nel c.d. “dialogo tra le [continua..]

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