Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

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Segnalazioni di diritto tributario (di a cura di Giovanni Consolo e Federica Famà)


Indicazioni applicative e interpretative Giurisprudenza Risarcimento del danno conseguente alla cessione di azioni non imponibile se avente ad oggetto un danno emergente – Con la sentenza del 17 febbraio 2022, n. 5275, la Corte di Cassazione ha statuito il principio di diritto secondo cui il risarcimento del danno conseguente alla cessione di azioni a prezzo forzatamente molto ridotto a causa della condotta degli altri soci, che – come accertato dal giudice civile con sentenza definitiva – abbiano deliberato con abuso di maggioranza e, dunque, in violazione dell’art. 1375 c.c. un aumento di capitale illegittimo, può costituire plusvalenza ai sensi degli artt. 67 e 68, d.p.r. n. 917/1986, assoggettabile a tassazione, esclusivamente nell’ipotesi in cui tale cessione, a prescindere dalla situazione soggettiva del disponente, in termini di volontarietà o meno del compimento dell’atto, sia qualificabile come lucro cessante e, quindi, come voce sostitutiva di reddito, restando invece esente in caso di configurabilità del risarcimento come mero danno emergente. Il documento è reperibili al seguente link: http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20220217/snciv@s50@a2022@n05275@tS.clean.pdf Impugnabilità del ruolo ai sensi dell’art. 12, d.p.r. n. 602/1973, come modificato dall’art. 3 bis, d.l. n. 146/2021 – Con la sentenza dell’11 febbraio 2022, n. 4526, la Corte di Cassazione ha rimesso al Primo Presidente, per l’eventuale remissione alle Sezioni Unite, la questione relativa alla possibilità per il contribuente, che scopra “occasionalmente” la sussistenza di iscrizioni a ruolo e di cartelle di pagamento, di impugnare direttamente tali atti, prima ancora che gli stessi siano ritualmente notificati. Segnatamente, sebbene la Suprema Corte si sia già espressa sul punto, affermando – con la sentenza Cass., Sez. Un., 2 ottobre 2015, n. 19704 – la possibilità per il contribuente di impugnare il ruolo e la cartella di pagamento dei quali sia venuto a conoscenza grazie all’estratto di ruolo rilasciato su sua richiesta, la questione è divenuta nuovamente rilevante in seguito all’in­troduzione dell’art. 3 bis, d.l. n. 146/2021, avente ad oggetto la “non impugnabilità dell’estratto di ruolo e limiti all’impugnabilità del ruolo”, che ha modificato l’art. 12, d.p.r. n. 602/1973. In ispecie, i giudici remittenti si interrogano – anche alla luce degli aspetti di contrasto, sotto il profilo del diritto di difesa, con la Costituzione e con la CEDU – sulla natura sostanziale o processuale della nuova disposizione e, conseguentemente, sulla possibilità che questa sia suscettibile di applicazione retroattiva. Il documento è reperibile al seguente [continua..]

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