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Il nuovo lavoro sportivo, tra agevolazioni contributive e tributarie, forme di collaborazione e valorizzazione del dilettantismo
Carlo Gabutti, Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Palmi – Giannicola Paladino, Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Napoli Nord
Il presente contributo si prefigge l’obiettivo di individuare i caratteri essenziali della recente riforma del lavoro sportivo, che trae origine dalla l. n. 86/2019, soffermandosi sulle peculiarità ed interpretandola in coerenza con le modifiche apportate all’ordinamento dello sport.
Parole chiave: lavoro – sport– previdenza – tributario.
This paper aims to identify the fundamental features of the recent sport employment reform, which originates from the law 86/2019, dwelling on the peculiarities and interpreting it in line with the changes made to the sports legal system.
Keywords: job-sport– social security-fiscal.
1. La recente riforma dell’ordinamento sportivo: la l. n. 86/2019
La l. 8 agosto 2019, n. 86, entrata in vigore il 31 agosto 2019, ha disciplinato una da tempo auspicata ed estesa riforma dell’ordinamento sportivo italiano. Ciò sia per i vari settori innovati, con il conseguente riassetto dell’intera materia, sia per gli interventi normativi che essa ha previsto e prevederà. Sin dalla rubrica della legge, infatti, “Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché’ di semplificazione” è possibile evincere le modalità e l’oggetto della riforma.
In virtù della delega conferita, dunque, il Governo è tenuto ad adottare, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della normativa, uno o più decreti legislativi per il riordino del CONI e della disciplina di settore. Dall’analisi dei principi ispiratori della riforma si possono ben comprendere le sue finalità: razionalizzare e semplificare la materia, garantire maggiore autonomia alle singole federazioni sportive, favorire la parità di genere e l’azionariato popolare, arginare la piaga delle scommesse sportive.