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I nuovi beni digitali nel quadro normativo europeo

Massimo Giuliano, Avvocato (Ph.d. in Diritto privato per l’Europa) del Foro di Roma, Professore a contratto in Diritto di internet e delle nuove tecnologie presso l’Università degli Studi Niccolò Cusano – Telematica Roma

La relazione illustra, in sintesi, i principali provvedimenti legislativi europei in corso di approvazione che andranno a disciplinare, direttamente o indirettamente, i nuovi beni digitali sorti con i recenti sviluppi delle tecnologie informatiche e telematiche. Gli NFT rappresentano esattamente il prodotto di tali innovazioni, che, grazie alle loro caratteristiche digitali, si sono diffusi dapprima nel gaming, al fine di creare la scarsità digitale nei videogiochi, per poi trovare la loro popolarità nell’industria sportiva e, da ultimo, nell’arte, dove sono utilizzati per rappresentare opere creative di artisti o porzioni di proprietà delle opere stesse, sia esse native digitali che materiali.

Parole chiave: dati –digitale – mercato –bene – cripto-attività – nft – dsa – dsm.

New digital goods in the European regulatory framework

The essay briefly outlines the main European legislative measures being approved that will regulate, directly or indirectly, the new digital goods that have arisen with recent developments in information and telematic technologies. NFTs represent exactly the product of such innovations, which, thanks to their digital characteristics, first spread to gaming, in order to create digital scarcity in video games, and then find their popularity in the sports industry and, finally, in art, where they are used to represent creative works by artists or portions of ownership of the works themselves, both digital natives and materials.

Keywords: data – digital – market – good – crypto-asset – nft – dsa – dsm.

1. I nuovi beni digitali nel quadro normativo europeo

L’avvento di internet e del world wide web ha generato uno sconvolgimento nelle relazioni intersoggettive, grazie alla possibilità di scambiare informazioni a distanza o di veicolare, attraverso la rete, forme di manifestazioni del consenso, espresse in un nuovo linguaggio, quello informatico, comprensibile prima dalla macchina e poi, una volta tradotto, dall’uomo.

È altrettanto nota la tensione che sin dalla nascita del web si è generata tra ciò che è possibile fare nella rete, e ciò che invece si è tenuti a fare o non fare in ragione di una norma giuridica: internet e le tecnologie dell’informatica e delle comunicazioni non hanno creato un nuovo mondo, uno spazio parallelo nel quale l’individuo decide di accedere. Ci ricorda Luciano Floridi che “Chie­dere oggi se si è online o offline è diventata una domanda senza senso, è come se qualcuno chiedesse se l’acqua è dolce o salata là dove il fiume incontra il mare”. Viviamo sempre di più in quello spazio speciale che è contemporaneamente analogico e digitale.

Floridi parla di [continua..]

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