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Golden power, acquisto del controllo e profili di diritto societario
Francesca Prenestini, Dottore di ricerca in Diritto dell’impresa e docente di Diritto commerciale presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano
L’articolo esamina l’incidenza del procedimento volto all’eventuale esercizio dei poteri tipici del golden power sui meccanismi societari e, in particolare, sul funzionamento dell’organo assembleare della società le cui partecipazioni sono oggetto di acquisizione. Dopo aver analizzato il golden power quale strumento “esterno” di difesa delle imprese operanti in settori strategici, il contributo si sofferma sulle criticità derivanti dall’applicazione della disciplina nelle diverse fattispecie di acquisizione del controllo (cessione concordata della partecipazione di maggioranza, opa, acquisti “passivi” del controllo). Il successivo confronto con la disciplina del controllo sulle concentrazioni consente di esaminare le soluzioni adottate, in tale diverso ambito, per fronteggiare problemi per molti versi analoghi. In conclusione, si individuano gli effettivi ostacoli al regolare funzionamento delle società operanti in settori strategici sollevati dal regime del golden power, mettendo in luce come, anche traendo spunto dalla disciplina delle concentrazioni, questi possano essere in larga parte superati.
Parole chiave: golden power – acquisto del controllo – opa – acquisti “passivi” – notifica –concentrazioni – assemblea – diritto societario.
The article examines the impact of the procedure aimed at exercising powers typical of golden power on corporate mechanisms and, in particular, on the functioning of the shareholders' meeting of the company whose shareholdings are being acquired, thus making golden power applicable to such an acquisition. After analyzing golden power as an external defense tool for companies operating in strategic sectors, the paper focuses on the critical issues arising from the application of this set of rules in the various cases of acquisition of control (agreed sale of the majority stake, takeover bid, “passive” purchases of control). The subsequent comparison with the regulation on control of concentrations between undertakings makes it possible to examine the solutions adopted, in such a different context, to tackle problems that are in many ways similar. In conclusion, the actual obstacles to the regular functioning of companies operating in strategic sectors raised by the golden power regime are identified, highlighting how, also resorting to the regulation on the control of concentrations between undertakings, these can be largely overcome.
Keywords: golden power – acquisition of control – takeover bid – "passive" purchases – notification – concentrations – shareholders’meeting – company law.
1. Il controllo pubblico degli investimenti nei settori strategici e l’impatto sul diritto societario
Il ruolo dello Stato nell’economia e, in particolare, l’intervento statale nelle logiche di impresa e nelle trame di mercato è un nodo centrale che avvince prospettive disparate, le quali spaziano dalla politica alla geoeconomia, dal diritto pubblico ed europeo al diritto societario e dei mercati finanziari.
Storicamente lo Stato intercede nel mercato al fine di proteggere le imprese nazionali operanti in settori strategici, in passato attraverso la titolarità diretta di partecipazioni di controllo e, a seguito delle privatizzazioni, mediante il ricorso ad altri strumenti, tra cui la golden share. L’intervento pubblico si snoda, così, lungo un percorso che vede lo Stato ora nel ruolo di gestore, ora in quello di azionista, ora in quello di regolatore, ora in quello di doganiere [1].
Nell’attuale momento storico, lo strumento giuridico che assicura il controllo statale degli investimenti nei settori strategici è rappresentato dal c.d. golden power. Detto controllo, come si vedrà nel prosieguo, può esplicarsi attraverso l’adozione di una serie di misure più o [continua..]