Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

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Il diritto societario europeo (di Paolo Montalenti, Professore f.r. di Diritto commerciale presso l’Università degli studi di Torino)


L’autore analizza i profili generali del diritto societario europeo tra armonizzazione e concorrenza tra ordinamenti, con qualche riferimento al diritto dei mercati finanziari, al diritto bancario, al diritto assicurativo.

Tratta inoltre alcune questioni in materia di interpretazione e di rapporto con il diritto comparato.

Affronta infine diversi problemi di prospettiva della società per azioni, con particolare riferimento al longtermism, agli interessi degli stakeholders e ai fattori ESG. Conclude con alcune riflessioni critiche sulle recenti proposte di Direttive europee sulla responsabilità d’impresa.

 

European Company Law

The author analyses the general profiles of European Company Law between harmonization and regulatory competition with certain references to financial markets regulation, banking law and insurance law.

The article also examines some questions regarding interpretation and relationship with comparative law.

The author addresses various prospective issues of joint-stock companies, with particular reference to longtermism, interests of stakeholders and ESG factors and concludes with some critical considerations on the recent proposals for European Directives on Corporate Responsibility.

Keywords: European company law - harmonization and regulatory competition - longtermism - stakeholder interests - ESG factors - prospects.

Sezione I. Profili generali 1. Il diritto societario europeo tra armonizzazione e concorrenza tra ordinamenti. Direttive, regolamenti e giurisprudenza Centros: un ossimoro? Il diritto societario è stato oggetto, in Europa, di un processo intenso e profondo di armonizzazione [1]: dalla I direttiva sulla costituzione della società per azioni alla II direttiva sul capitale sociale alla IV e VII direttiva sul bilancio e sul bilancio consolidato, dalla III e VI direttiva in materia di fusioni e scissioni alla VIII direttiva sul controllo dei conti, alla X direttiva sulle fusioni transfrontaliere, alle Shareholders’ Rights Directives, i diritti societari nazionali hanno raggiunto, a mio parere, un grado apprezzabile di uniformazione anche se non poche aree del diritto societario – dai sistemi di amministrazione ai gruppi – rimangono ancora, se pur in presenza di numerosi progetti, appannaggio dei diritti municipali e anche se il rapporto tra armonizzazione e concorrenza regolatoria è ancora oggetto di riflessioni critiche: si pensi, ad esempio, all’omogeneizzazione spontanea derivante proprio dalle differenze regolamentari nazionali, come è avvenuto in tema di capitale minimo o di modelli di amministrazione. I contributi di questo volume forniscono analiticamente il quadro delle uniformazioni realizzate, delle convergenze in corso, delle distanze ancora esistenti. Ma volendo ricorrere a mere immagini icastiche ritengo che si possa oggi affermare che il corposo volume di Grundmann, dal titolo European Company Law [2], è da ritenersi espressione non soltanto di un paradigma dottrinale ma anche di una realtà normativa. Con alcune doverose precisazioni. Più esattamente infatti il diritto societario europeo può definirsi un diritto “a tendenza federale”, nella direttrice segnata dagli artt. 114 ss. del Trattato FUE, non già un diritto compiutamente uniformato [3]. Da un lato si deve ad esempio segnalare che, oltre all’armonizzazione sistematica attuata con le direttive, un tentativo di armonizzare anche i sistemi di governance è stato attuato con il Regolamento della Società Europea, che introduce la facoltà di opzione tra modello monistico e modello dualistico di amministrazione e controllo. E una tendenza all’omogeneizzazione del diritto societario si riscontra anche nella propensione dei legislatori nazionali ad aperture comparatistiche. Significativo, ad esempio, l’intervento del legislatore italiano che, con la riforma del diritto societario, ha introdotto, accanto al modello tradizionale, i due sistemi alternativi di governance, il sistema dualistico e il sistema monistico. Pur nel quadro di un dibattito acceso [4], ritengo che la scelta, quanto meno di “metodo”, debba salutarsi con favore. Dall’altro lato, vi sono tuttavia ampi settori del diritto societario rispetto ai [continua..]

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