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Amministrazione giudiziaria di beni e aziende

Donato Pezzuto, Amministratore Giudiziario

Il contributo affronta il delicato equilibrio tra esercizio della funzione amministrativa, finalità della procedura e garanzie, raggiungendo una sintesi dei principali doveri gravanti sul soggetto designato dalla procedura quale amministratore della società.

1. Sequestro quote e sequestro azienda

– Le ragioni che, prima del d.lgs. n. 159/2011, inducevano (le Procure della Repubblica a richiedere e) i Tribunali a disporre il sequestro delle quote e dell’intero compendio aziendale possono così essere sintetizzate:

a) Accertata disponibilità dell’intero compendio aziendale in capo al proposto ovvero all’indagato (sulla ammissibilità del sequestro penale o di prevenzione del compendio aziendale vi è giurisprudenza costante CC);

b) Necessità di evitare, nelle more della sostituzione dell’organo amministrativo della società, ad opera dell’assemblea dei soci in persona dell’Ammi­nistratore Giudiziario (appositamente autorizzato dal Tribunale), atti dispositivi sui beni aziendali ovvero sulle scritture contabili (con modifica, occultamento o falsificazione delle stesse).

È facile comprendere come alcun particolare problema si pone per le società di persone che, in ipotesi di sequestro dell’azienda, saranno gestite dall’am­ministratore giudiziario della stessa, non configurandosi particolari problemi non essendo possibile, per la struttura “personalistica” di tali società, la sostituzione degli amministratori.

Diverso discorso vale, invece, per le società di [continua..]

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