Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

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Profili di tutela delle azioni convertibili (di Amal Abu Awwad)


Il tema, oggetto di indagine, concerne il problema – che emerge anche alla luce dell’esperienza statunitense con particolare riferimento alle operazioni di venture capital – della tutela delle azioni convertibili da una categoria di azioni ad altra categoria e viene affrontato nella prospettiva della protezione da riconoscere ai soci nel caso in cui: i) ricorra un’ipotesi di conversione “obbligatoria” [e cioè se la conversione a) forma oggetto di una decisione della società o b) essendo “condizionata”, trova attuazione a fronte del verificarsi di particolari eventi]; ii) vengano poste in essere dalla società operazioni che possano svuotare di significato il valore o l’interesse alla conversione, quali, ad esempio, l’aumento del capitale sociale o la fusione o la scissione. In dette ipotesi, le tradizionali tecniche di protezione (le assemblee speciali, nonché il recesso) non paiono tuttavia idonee a essere utilizzate per risoluzione del problema in esame: si tratta infatti di tutelare la posizione (non già “attuale”, bensì) “futura” dei soci. Pertanto, al fine di colmare il vuoto normativo, si sostiene la necessità di riconoscere ai titolari di azioni convertibili la facoltà di conversione anticipata prevista per i titolari di obbligazioni convertibili in azioni.

Protection for the convertible shareholders

This paper analyzes the issues raised by with specific regard to two different contexts: i) the “imposed” conversion (i.e., when the shareholders’ general meeting is able to impose the conversion upon the holders of other convertible stock or when the conversion is linked to specific events); ii) when the corporation approves measures capable of reducing the value of the right (and/or the interest) to convert, such as new share issuances or mergers. In said cases, it is deemed that the traditional way in which the protection of the convertible stockholders has been conceived (exit right, special meetings approval right) is inadequate and or unfeasible. In fact, both techniques show severe loopholes in protecting the “future” (i.e., after the conversion) position of the special stockholders. Therefore, the article argues that in order to compensate the lack of protection it is necessary to grant to the convertible shareholders the right to convert before the potentially prejudicial action is approved or carried out.