<p>COMMERCIALISTI</p>
Il Nuovo Diritto delle SocietàISSN 2039-6880
G. Giappichelli Editore

16/07/2025 - Orientamenti divergenti della Corte di Cassazione e dell’Agenzia delle Entrate in relazione alla tesi del c.d. incasso giuridico

argomento: Giurisprudenza - DIRITTO TRIBUTARIO

Con sentenza del 16 luglio 2025, n. 19700, la Corte di Cassazione – confermando l’orientamento già espresso nella sentenza n. 16595/2023 – ha statuito che: (i) ai sensi dell’art. 88, co. 4-bis, t.u.i.r., modificato dall’art. 13, D.Lgs. n. 147/2015, la rinuncia dei soci ai crediti per dividendi genera, in capo alla società, una sopravvenienza attiva solo per la parte che eccede il relativo valore fiscale; (ii) correlativamente, per quanto riguarda il socio rinunciante, ai sensi degli artt. 94, co. 6, e 101, co. 7, t.u.i.r., l’ammontare della rinuncia al credito si aggiunge al costo della partecipazione nei limiti del valore fiscale del credito oggetto di rinuncia.

La tesi della Corte Suprema diverge rispetto all’orientamento di prassi recentemente confermato dall’Agenzia delle Entrate con risposta a istanza di interpello dell’8 luglio 2025, n. 182, ove l’Ufficio ha affermato che: (i) la rinuncia a crediti per dividendi da parte di soci persone fisiche non in regime di impresa non genera una sopravvenienza attiva tassabile in capo alla società ai sensi dell’art. 88, co. 4-bis, t.u.i.r.; (ii) i dividendi oggetto di rinuncia devono considerarsi giuridicamente incassati dai soci e, dunque, assoggettabili a ritenuta a titolo di imposta del 26%.

Il documento è reperibile al seguente link:

https://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20250716/snciv@s50@a2025@n19700@tS.clean.pdf

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/9189032/Risposta+n.+182_2025/8943482e-30e9-200a-82f8-00be3f99ba8d