Gli Autori offrono alcune indicazioni operative circa la redazione dei piani di soluzione della crisi d’impresa.
1. Premessa. La potenza e i limiti della matematica. 1.1. Gauss e la progressione aritmetica. La somma dei primi n numeri naturali è oggetto di un celebre aneddoto riguardante il grande matematico Carl Friedrich GAUSS (Braunschweig 1777 – Göttingen 1855). Come riferisce il più importante storico della matematica: «Da fanciullo Gauss frequentò la scuola locale, dove l’insegnante aveva fama di essere molto esigente nei riguardi dei suoi allievi. Un giorno, per tenerli occupati, assegnò loro l’esercizio di sommare tutti i numeri da 1 a 100, chiedendo che ciascuno deponesse la sua lavagnetta su un tavolo non appena avesse finito il calcolo. Quasi immediatamente Carl depose sul tavolo la propria lavagnetta dicendo “Ecco fatto”; l’insegnante gli diede un’occhiata sprezzante mentre gli altri continuavano diligentemente a fare i loro calcoli. Quando, alla fine, l’insegnante esaminò i risultati ottenuti dai vari allievi, trovò che la lavagnetta di Gauss era l’unica a presentare il risultato esatto, 5.050»[1]. Esiste un primo criterio, banale, per effettuare il calcolo: 1 + 2 = 3 3 + 3 = 6 6 + 4 = 10 Tale criterio, in mancanza di strumenti elettronici di calcolo, conduce – dopo circa 1 ora – al risultato corretto: Somma = 5.050 Il secondo criterio, utilizzato da Carl, può essere sintetizzato nel seguente modo: 1 + 100 = 101 2 + 99 = 101 3 + 98 = 101 Quindi, vi sono 50 coppie con somma pari a 101; si perviene quindi – quasi istantaneamente – al risultato complessivo: Somma = 50 x 101 = 5.050 Tale risultato, certamente ingegnoso, consente di apprezzare le potenzialità della matematica, soprattutto quando utilizzata “con un po’ di creatività e fantasia”. 1.2. Russel e il paradosso del Papa. Nel corso di una conferenza, il famoso logico Bertrand RUSSELL (Trellech, 18 maggio 1872 – Penrhyndeudraeth, 2 febbraio 1970) affermò che «Partendo da premesse false si può dimostrare qualunque cosa». Uno dei presenti al convegno pose a RUSSELL il seguente quesito: «Se è vero ciò che lei ha detto, mi dimostri che se 2 + 2 =5 allora lei e il Papa siete la stessa persona». La domanda risultò assai impertinente, dal momento che Bertrand RUSSELL – in materia di religione – si dichiarava filosoficamente agnostico e ateo. Ad ogni modo, la soluzione offerta dal Prof. Bertrand RUSSELL fu la seguente: 2 + 2 = 5 4 = 5 4 – 3 = 5 – 3 1 = 2 2 = 1 Il Professore concluse affermando: «Il Papa ed io siamo due persone distinte, ma se 2 = 1 siamo nel contempo la stessa persona». La dimostrazione non venne mai smentita: da una premessa falsa si può dimostrare qualunque cosa con passaggi logici [continua..]